Il gatto fa pipì fuori dalla lettiera? Non sgridarlo, ma…

Può accadere che per qualche motivo il nostro gatto si sia messo a fare la pipì fuori dalla lettiera o non abbia ancora imparato a farla nel posto giusto.
La tentazione di molti è subito quella di sgridarlo o di punirlo ma potrebbe risultare controproducente.
Possiamo sicuramente tentare altre strade.

I modi sbagliati di sgridare il gatto

Gridare, alzare la voce, spaventare il gatto

Cerchiamo di evitare di mettere in pratica tutti quegli atteggiamenti volti a terrorizzare il gatto anche se, presi dalla tensione del momento, saremmo tentati di farlo. Spaventare il nostro micio perché ha fatto pipì o popò fuori dalla lettiera non solo non verrà compreso dal micio, ma rischieremo pure da indurlo in futuro ad essere ancora più sfuggente.
P.S. Non è mai superfluo aggiungere che sono naturalmente da evitare anche l’idea delle “botte” per farci intendere!

Strofinare il muso del gatto con pipì

C’è qualcuno che suggerisce di compiere questo gesto per “punire” il gatto e fargli capire di aver sbagliato nell’aver evitato la cassetta igienica per fare i suoi bisogni. Anche in uesto caso tale gesto è inutile e sgradevole per noi e per il nostro amico anche stressante. Da evitare.

 

Come motivare il gatto
a fare pipì e popo nella lettiera

Gratificare con un “bravo” il nostro gatto

Le prima volte che il micio farà i suoi bisogni nella lettiera, gratifichiamolo con un “bravo” o comunque con quel termine che vogliamo che esso associ ogni volta che compie qualcosa di cui siamo contenti. Importante è dare la giusta inflessione e tono di voce in modo da essere compresi dal gatto che è molto sensibile a questo.

Posto isolato e familiarità con la sabbietta

Isolare il gatto nella stanza in cui desideriamo faccia i bisogni è uno dei ultimi tentativi da valutare, ma può essere utile.
Così facendo evitiamo che possa continuare a dirigersi a sporcare in altri luoghi della casa finché non ha imparato a farla nell’area dedicata.

Certamente consideriamo che lo spazio sia ampio e che permetta di posizionare in posti tra loro distanti la lettiera da una parte e dall’altra cuccia, cibo e acqua. E’ importante che la cassetta igienica sia posta lontano dal luogo dove il gatto si alimenta e riposa in modo da evitare che il micio eviti di fare pipì vicino a dove mangia.

Nel caso disperato in cui ancora una volta il gatto vada ad ignorare la lettiera potremmo cercare di favorire il suo apprezzamento per la sabbietta spargendone un po’ sulla pavimentazione della stanza nei pressi della cassetta.
Magari spargiamo di sabbietta un telo assorbente o impermeabile steso sul pavimento in modo da limitare che la superficie si sporchi.

Una volta che il gatto avrà preso familiarità con l’elemento sabbioso, andrà a preferire in futuro la lettiera alla quale avrà associato la funzione di toilette.

N.B. Queste ultime soluzioni di cui abbiamo parlato sono da attuare proprio come ultimo tentativo e rivolte a gatti più restii della norma ad utilizzare la cassetta igienica. Soprattutto se da piccolo il gatto è cresciuto con la madre per i primi 2 o anhe 3 mesi, gli sarà più immediato e naturale relazionarsi con la sabbietta e la lettiera.

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